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    BRINDISI, LA PORTA D’ORIENTE

    La storia e le fortune di Brindisi sono indubbiamente inscindibili dal suo importante porto naturale dal quale molto probabilmente deriva il nome stesso della città. I Messapi, antico popolo italico, la fondarono intorno all’VIII secolo a.c. e le diedero il nome Brunda, testa di cervo, proprio in riferimento alla forma del suo porto che richiama la testa e le corna dell’animale.

    I romani conquistarono la città nel 267 a.c. e ne fecero il porto più importante dell’Italia meridionale. La Via Appia, regina viarum, collegava direttamente Roma a Brindisi, e attraverso il suo porto, alla Grecia e all’Oriente. Una delle due colonne di marmo che furono poste al termine della via svetta ancora su una piccola altura di fronte al porto dando il benvenuto ai viaggiatori che oggi come allora raggiungono la città dal mare.

    Anche nel periodo medievale Brindisi e il suo porto ricoprirono un ruolo di primo piano infatti vi partirono i crociati per la conquista della Terra Santa, e, nella sua Cattedrale, ebbero luogo le nozze tra l’imperatore Federico II di Svevia e Isabella di Brienne.

    Dopo un periodo di declino durato a fase alterne fino alla seconda metà dell’800, la città ritornò agli antichi fasti divenendo stazione di posta della Valigia delle Indie, l’importante via di comunicazione commerciale che univa l’Impero Britannico ai possedimenti coloniali dell’India.

    Attualmente Brindisi si presenta come una frizzante città dall’aspetto moderno. È stata parzialmente ricostruita a seguito dei bombardamenti degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, ma i suoi visitatori potranno ammirare, percorrendo le strette vie del centro storico, piccoli tesori nascosti che testimoniano la sua grande e gloriosa storia. Il complesso archeologico di San Pietro degli Schiavoni, il Portico dei Cavalieri Templari, Il tempio di San Giovanni al Sepolcro e le già citate Colonne terminali della Via Appia sono solo alcuni degli importanti monumenti disseminati nel centro cittadino, senza tralasciare l’imperdibile visita alla chiesa di Santa Maria del Casale, nei pressi dell’aeroporto, pregevole esempio di architettura romanico-gotica.

    L’omonima provincia è disseminata da molti luoghi di interesse culturale e naturalistico che meritano una visita come ad esempio la riserva Naturale di Torre Guaceto, Ostuni e il suo candido centro storico, le Chiese rupestri di San Biagio, il Parco Archeologico di Egnazia e molti altri.